Mobile Broadband: utilissimo repository di firmware per dispositivi mobili.
15 novembre 2010 alle 21:55 · Archiviato in 3, TIM, VOFAFONE, WIND
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"IL NOME MIO TU NON SAPRAI, MA IN GALERA LO RICORDERAI, L'ORO E LA GLORIA SONO EFFIMERI E VANI PER ME, CHE NON RISPONDO A PADRONI VARI!!!"
F.TO ... GIUSTIZIA!!!"
Passeggiando per i fatti miei ho trovato qualche bigliettino da visita, ero questa volta dalle parti del Bar Tommaseo, a Trieste , che sito meravigliso là, signori c'è la vera libertà, basta saperla vivere, un paio di infradito (e io li odio) un pantalone sempre lo stesso e una camicia sempre la stessa, ance se poi ti accorgi che ti cambi spesso , ma non tutti lo fanno, e la vivono bene davvero bene, tranquilli:
il sig. Luigi Zuppel, contattatelo se vi va, io non lo conosco ma l'ho sentito, l'ho respirato attraverso il suo bigliettino da visita, Lui intaglia e scopisce il legno e sono sicuro che neppure sa che sto parlando di lui, è di Gorizia (GO) sta a Via Colombicchio, 33 e lo telefonate al 0481.62138 , semplice forma di impatto inevitabile, la semplicità apparente tocca come infantile desiò ogni cosa che guardiamo, anche se non sono gli occhi a farlo... ma cercatelo e capirete, non devo dirvi più nulla...
Saluti da Max
"La menzogna è uno schermo sottile; se guardi con attenzione, è trasparente" SENECA
"Potestas... et si supplicet cogit. (Chi ha potere costringe anche se supplica) (Macrobio, Saturnalia, 2, 7,2) "
"Un cassetto , un album sgualcito e tante foto ingiallite.
Un tesoro inestimabile di sentimenti, spesso dimenticato,
a volte del tutto disperso... "FERRUCCIO DE BORTOLI
DAL GIAPPONE LE ARTI TRADIZIONALI ...
"La via della spada e la via dello zen son o identiche, poichè hanno lo stesso scopo: l'uccisione dell'io."
YAMADA JIROKICHI,
(MAESTRO DI SCHERMA DEL XIX SECOLO...)
"Sei sono le tenttazioni cui cadono preda spadaccini:
desiderare consciamente la vitoria,
voler fare ricorso alla propria conoscenza della
disciplina,
anelare a mettere in mostra la propria abilità,
sognare di impressionare il nemico,
voler giocare un ruolo passivo e , in ultimo,
agognare di liberarsi di tutte le fantasie sopra citate"
YAGYU TAJIMA MUNENORI
(MAESTRO DI SCHERMA DEL XVII SECOLO...)
ARTI MARZIALI
L'AIKIDO : AI-KI-DO , la via dell'armonia dello spirito
...
nelle numerosissime tecniche di combattimento dell'Arte si fà uso della stessa forza dell'attaccante , canalizzata attraverso le zioni di squilibrio e leve articolari , mantenendo al contempo la possibilità d sferrare colpi diretti , (ATEMI).
Discipline impiegate come il (KOLYU) l'arte di sviluppare una buon a capacità respiratoria ed energetica.
Preparazione mirata alla flessibilità articolare, all'acquisizione di una corretta postura ed allo sviluppo dei riflessi.
l'UKEMI, l'arte del saper cadere...
Lo studio delle tecniche di difesa da prese, colpi ed attacchi anche armati nelle diverse condizioni e cosa splendida : in piedi, in ginocchio, da fronte e da dietro, contro uno o più nemici, sviluppando la cognizione e l'uso delle leve e la conoscenza della concentrazione, nonchè la percezione dell'ambiente circostante, di se stessi e degli altri, soggetti passivi e attivi della lotta;
Lo studio di armi tradizionali : KEN (spada) JO (bastone intermedio) e TANTO (pugnale).
LO IAIDO
I trae da IRU : esistere
AI viene da AWASERU : fondersi
IAI significherebbe : unirsi con l'avversario , nella comunione indissolubile con l'arma utilizzata...
unito a DO che significa : via, percorso lo IAI che significa anche : <> si può dire definitivamente che l'ideogramma IAIDO significhi : la via dell'unione...
Due sono le fasi di addestramento, di studio e di pratica di chi comincia con questa Arte improntata sul confronto armato, la prima è una fase di vero studio con infusa nella procedura la pratica dell'estrazione e taglio con la spada... la spada può essere vera ed affilata oppure non affilata, trattasi di IAITO , l'ARTE si dispiega disegnando una serie di KATA, ovvero movimenti arranginti convenzionali o formali esecuzioni di mosse quali espressioni di una o più tecniche dell'uso della spada già rivelatesi efficaci in battaglia e quindi buon laboratorio di apprendimento educativo, la serie, le sequenze di mosse simulano una sorta di combattimento di antasia, bengono eseguite da un allievo da solo e senza avversari reali, ma immaginati nell'atto di suesta simulazione che serve a sviluppare il supporto mentale dell'allievo ogni qualvolta si cimenta in questa recita...
La seconda fase di studio nella pratica, si esegue con più attori, allievi e maestri utilizzando la cosiddetta Bokken (spada in legno) , questo perchè se fatto lo studio limitandolo al solo simulare il combattimento del praticante gli toglierebbe la vera comprensione dello IAI giacchè con esso apprenderebbe semplicemente il KATA non la sua comprensione reale, mediante l'uso dello sforzo fisico e mentale, arrivando così a penetrare la essenza dei principi di base in pratica delle Arti mariali in generale e dell'uso della spada in particolare, E coè, lasciando l'allievo apprendere il KATA passando attraverso la tecnica dello IAI , egli comprende appieno lo stare in uno spazio/tempo con altri allievi (MA-AI), prefezionare l'ARTE del taglio diretto attraverso (KIRI-OTOSHI) e tutto coordinando perfettamente l'energia da utilizzare nei colpi (KI-AI) , sviluppando i riflessi e la concentrazione per portare a termine fasi di attacco e difesa contemporaneamente (KOBOICHI) eseguendo tutto il KATA con un ritmo ben raggiunto (WASE/HAZUSHI, YOSHI). Fare tutto con l'enfasi del continuo migliorare per raggiungere la perfezione in assoluto fa in modo che un'ARTE come lo IAIDO nata per uccidere sopravviva ancora oggi e dopo tanti secoli. Per chi lo pratica c'è la sana determinazione del DO di fprgiare il proprio carattere e temperamento ripetendo tante e tante volte la pratica dei KATA nella meglio osservanza dello IAI, fino ad arrivare all'eliminazione dei desideri di antagonismo verso il nemico, a non diarlo ma a raffinare la concentrazione esclusivamente sulla ricerca perfezionistica ed affine alla buona esecuzion e della tecnica. Il segreto che di tale ARTE ne fa una sorta di scrigno della <>, sta nel fatto che il praticante di BUDO ripete il gesto, in maniera austera quasi ascetico che lo porta costantemente a confrontarsi e riconsiderare il suo DO, il proprio percorso evitando di dare mai nulla per scontato.
La ricerca della irragiungibile perfezione viene concepita dal praticante di quest' Arte come lo strumento da munirsi per contemplare un percorso di sviluppo teso al completamento dell'essere uomo.
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